Tuesday, January 18, 2011

Helena, 65 anni.

Lussemburgo - Sophia e Felix sono venuti al mondo, senza urla, senza strilla. Sono due nuovi piccoli protagonisti di una storia che in parte è già stata scritta; una storia che a detta di alcuni non avrà futuro, ma che per altri durerà all'infinito.

Sophie pesa 2,2 kg; Felix 2,4 kg. Non male per due gemelli nati con 3 settimane di anticipo. Mamma Alice però non smette di versare lacrime sul bianco cuscino d'ospedale. La piccola Sophie ha infatti un problema renale, e quel suo piccolo corpicino di poche cenitinaia di ore è già stato violentato da aghi di ogni sorta, aghi che adesso infliggono la morbida testolina.

La nonna di Sophie e Felix si chiama Helene e abita in un piccolo paesino nel nord del Lussemburgo, al confine con il Belgio. Ogni giorno, per asciugare le lacrime della sua bambina, attraversa di fretta metà del pur piccolo Gran Ducato di Lussemburgo, paesino dopo paesino.

Ho conosciuto Helene ieri mattina, in una delle mie giornate fatte di corse e di ritardi. Il BUS 265, quello che da Dondelange mi porta ogni giorno in centro città, è passato con 2 minuti di anticipo, e quello successivo sarebbe passato 30 minuti dopo, troppo tardi per il mio corso di francese. Ho fatto l'autostop. Dieci automobili sono passate veloci senza neppure fermarsi (fare l'autostop è illegale in Lussemburgo), poi Helane si è fermata, e con un sorriso immenso mi ha accolta per alcuni minuti nel suo grande universo.

Abbiamo parlato in francese e in italiano. Helena ha una passione per l'Italia del sud e ogni anno, da quando il padre di Alice è venuto a mancare, con un gruppo di amiche, visita un posto nuovo del Meridione italiano. Quest'anno, a Settembre, sarà la volta della Sicilia: Palermo, Cefalù, Castelbuono.

Mentre Helena parlava, raccontandomi della sua prima volta a Parigi a 40 anni, e del suo matrimonio del 1970, dei suoi altri due figli e della restaurazione del rudere in cui vive tutt'ora, le sue guance, già rigate dall'età, si bagnavano di lacrime e di ricordi.

Dieci minuti dopo eravamo in centro città. Ci siamo salutate con affetto. Io sono tornata nella mia piccola vita di egocentrismo, lei nel suo grande universo di dedizione e di supporto.

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