
Leggi e divieti, protocolli in entrata e in uscita, determine, delibere, approvazioni di bilancio, lettere d’intenti, verbali; eccoli qui i veri prodotti DOCG della nostra “odiamatissima” Italia.
E sì, perché accanto a pomodori di Pachino e limoni di Sorrento, pistacchi di Bronte, olive del Belice, cipolle di Tropea e cioccolata del Piemonte, sui campi e dagli alberi, negli orti e nei boschi crescono pure carte e cartacce, buste, lettere e foglietti da riempirci ministeri e uffici interi.
Più e più volte ci siamo visti soffiare da sotto il naso il primo posto nelle classifiche europee: le spiagge più belle alla Croazia, le città più vivibili all’Austria, l’aria più pulita alla Danimarca, i film più premiati in Germania, Francia e Olanda, per giunta l’esclusività e l’eccellenza del cibo vogliono mettere in discussione! E’ la fine della nostra gloria? Ma no! Bando a fazzoletti e musi neri, c’è una gara che noi italiani non perderemo: all’Italia il governo più burocraticomplicato che ci sia! Altro che Berlusca e paparini, qui governa Madame Burocrazia! Ma chi è costei e cosa rappresenta? Con burocrazia si intende l'organizzazione di persone e risorse destinate alla realizzazione di un fine collettivo secondo criteri di razionalità, imparzialità e impersonalità che tradotto in dialetto siciliano diventa la realizzazione di interessi personali secondo criteri di raccomandazioni, clientelismo e inefficienza. Il termine stesso Burocrazia poi, definito in maniera sistematica da Max Weber, per indicare il "potere degli uffici" (dal francese bureau=ufficio e da greco kratos=potere) diventa qui Braditocrazia “potere della lentezza” (dal greco Bradytes=lentezza).
La Burocrazia italiana, inseminata di feconda sicilianità, finisce per rendere complicato e infinito quello che altrimenti potrebbe addirittura risultare immediato, rendendo fin quasi giustificabile il voler aggirare con favoritismi e scorciatoie quelle procedure interminabili e il ripiegare nella formula del silenzio assenso l’assenza di una risposta tempestiva, sfociando poi in quel disastro estremo dell’abusivismo edilizio.

Per ottenere, ad esempio, dall’ufficio del demanio pubblico l’autorizzazione per fare uno scavo atto a fornire l’energia elettrica a una nuova struttura alberghiera bisogna:
1) Presentare una richiesta scritta alla Capitaneria di Porto
2) attendere che la Capitaneria di Porto mandi la richiesta all’Assessorato al Territorio della Regione di riferimento
3) attendere che i documenti vengano verificati
4) attendere che venga consegnato un benestare
5) attendere che l’autorizzazione con la domanda originale torni all’ufficio del demanio
6) attendere che l’autorizzazione con la domanda originale venga firmata dal superiore dell’ufficio del demanio
7) attendere che l’autorizzazione con la domanda originale e la firma del superiore dell’ufficio del demanio ritorni alla Regione
8) ritirare la benedetta autorizzazione alla Regione.
8 tappe per 8 mesi di gestazione, 8 mesi che hanno portato all’aborto culturale, politico e sociale di questa bella Sicilia nostra.
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