Friday, February 5, 2010

Il mito si fa film

THIS IS IT

Se svegliarsi la mattina seguente la proiezione del film con il battito cardiaco travolto dall’emozione, l’energia dentro orecchie e il ritmo della musica nelle palle degli occhi, può essere indice di giudizio, allora sì, This is it è uno straordinario successo! Quello che si preannunciava come lo spettacolo più atteso del secolo: il grande ritorno di Michael Jackson in concerto, lo show che fans di tutto il mondo aspettavano dall’ultimo show del 1997, che avrebbe accolto più di 5.000.000 di spettatori, e per il quale erano stati spesi oltre 20 milioni di dollari, oggi si materializza, o meglio si smaterializza, nelle sale cinematografiche, in versione digitale. Medesima la regia (Kenny Ortega e Michael Jackson), stessa la musica (20 tra i più grandi successi), quasi completa la scenografia (mancava poco meno di un mese alla prima londinese dello spettacolo quando, il 25 giugno 2009, MJ è volato per sempre nella sua Isola che non c’è), uguali gli interpreti (12 ballerini, 7 musicisti, 4 coristi). Unica differenza: il This is it cinematografico non racconta lo stesso spettacolo che sarebbe poi andato sulla scena; svela invece il suo backstage, il dietro le quinte, una piccola briciola delle infinite ore di preparazione di quello che lo stesso Re del Pop aveva preannunciato come il suo ultimo spettacolo. E se le energie infuocate dei 12 eccellenti ballerini, selezionati duramente, sono da brivido, la scioltezza e la naturalezza nei movimenti di un MJ che pure cercava di risparmiare energie e voce, lasciano semplicemente a bocca aperta. Il suo stile è unico, la sua classe inclonabile, il suo talento soprannaturale. La fragilità della persona, l’ingenuità da bambino di 5 anni nascosta dietro una vita da star e la delicatezza di un essere impreparato alla malvagità del mondo umano, possono solo tradire la sua voce quando la musica è spenta. Ma sul palco Jackson, Michael Jackson è un vero super eroe. Un artista eccezionale. Un mito. Che nonostante la dote innata, però, non rinuncia a una professionalità maniacale, al lavoro durissimo, alla ricerca incessante della perfezione.

Non sappiamo se Michael Jackson avrebbe mai accettato la pubblicazione mondiale di un film documentario come This is it; ma se è vero che lui stesso viveva ogni esibizione come un regalo per il suo pubblico, come un gesto d’amore da condividere, come un debito per i suoi milioni di fans, allora sì, possiamo considerare questo film come l’ultimo vero grande dono della pop star più grande e discussa di tutti i tempi.

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